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L'intervento di Stefano Sanderra a "Gli Sportaccioni" su Radio Bussola 24

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Stefano Sanderra vive a Latina, ha guidato la squadra pontina a successi importanti – non per niente a quelle latitudini lo soprannominano “Mister Leggenda” – e ha nel suo curriculum anche una breve esperienza da allenatore della Salernitana neopromossa in Prima Divisione nel 2013. Più d’una motivazione per vederlo sabato sugli spalti del Francioni come spettatore interessato. Questa mattina il trainer, attualmente libero dopo l’esonero dalla guida della Viterbese, è intervenuto sulle frequenze di Radio Bussola 24 durante il programma “Gli sporTaccioni”, in onda tutti i lunedì alle 12. Sanderra sta seguendo entrambe le sue ex squadre e si aspetta una partita interessante: “Ho seguito molto il Latina soprattutto con Iuliano, poi c’è stato l’avvicendamento con Somma e ho visto il suo buon esordio col Cesena. Ritengo il Latina una buona squadra dalla difesa al centrocampo, in attacco ci sono giocatori talentuosi ma discontinui e lì deve essere bravo l’allenatore a scegliere quelli giusti al momento giusto. È una squadra che vuole fare un bel campionato, la Salernitana invece l’ho seguita più da lontano: è un anno di transizione, ha iniziato bene ma poi ci sono state delle difficoltà, come è logico che sia. Comunque questa ultima vittoria sembra averla rinfrancata quindi mi aspetto una grande partita, con una bella cornice di pubblico, tra due squadre che nel bene e nel male ho nel cuore. A Latina sono stati tre anni straordinari in cui ci è riuscito tutto, abbiamo conquistato due promozioni e scritto pagine importanti, con la gente si è creato un grande connubio. In questo momento, nonostante sia sotto contratto con la Viterbese, vado a vedere tutte le partite e seguo il campionato. A Salerno invece è comunque stata un’esperienza molto formativa per me, quindi seguirò la partita con grande attenzione”. Protagonista nella vittoria contro il Novara è stato anche il portiere Terracciano, la situazione potrebbe di nuovo complicarsi in quel ruolo con un nuovo valzer con Strakosha. Di ballottaggi tra i pali Sanderra ne sa qualcosa, visto che proprio sotto la sua guida, nella prima parte della stagione 2013/14, la tifoseria salernitana aveva assistito a una precedente alternanza di numeri uno, ovvero Berardi e Iannarilli: “Bisogna almeno avere l’idea di una gerarchia, bisogna decidere un titolare e poi tenere l’altro pronto a subentrare in caso di flessione del primo. A me il ballottaggio in quel ruolo non piace molto, non è una situazione facile da gestire. L’alternanza tra i pali è più delicata rispetto a quella in altri ruoli”. Gabionetta ha offerto una prova generosa ma opaca in zona offensiva: al brasiliano è mancato ancora il gol, che non arriva dall’incontro con la Ternana, in cui fu appunto decisiva la sua rasoiata dal limite: “I giocatori di questo tipo fanno la differenza con loro talento e la loro fantasia quando sono in palla. Fa parte del loro DNA avere alti e bassi, ma il fatto che corra e lotti è positivo, significa che anche quando non gli riescono delle giocate può comunque dare una mano ed essere d’esempio alla squadra. Sono giocatori lunatici che quando gira bene fanno la differenza, quindi quando non gira tanto bene è giusto che aiutino i compagni, perciò penso che da questo punto di vista Gabionetta può essere davvero un valore aggiunto per la Salernitana”. Un altro giocatore di questo genere, che il mister Sanderra conosce bene avendolo avuto a disposizione al Catanzaro, è Andrea Russotto. In estate fu acquistato dai granata ma non è stato confermato per la stagione in corso e si è accasato al Catania a poche ore dalla chiusura del calciomercato: “Andrea è un giocatore dal grande talento, ha tecnica, ha degli scatti straordinari, se ha campo può saltare l’uomo con facilità, ma anche lui non riesce ad esprimere sempre tutto il suo potenziale. Ha ancora margini di miglioramento, deve imparare, anche dal punto di vista mentale, a essere tranquillo e aiutare la squadra. Non so cosa sia successo in estate a Salerno, forse hanno visto che ci voleva ancora tempo per l’assimilazione di questi concetti e hanno virato su giocatori capaci di dare altre certezze. Per me lui rimane un giocatore dal grande talento, inespresso al massimo delle sue potenzialità”.

www.solosalerno.it