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Secondo Confindustria regionale il Pil registrerà aumento del 10-12% nelle località turistiche. Costiera Amalfitana in particolare, con Positano come punta di diamante: 3.200 siti presi d’assalto tra alberghi, fittacamere e B&B. Nel Cilento, invece, il camping non è più di moda e i villaggi a stento riescono a rientrare nelle spese di gestione. Il turismo enogastronomico resta il vero traino dell’economia salernitana, complice la qualità dell’offerta, la molteplicità di servizi di eccellenza e la scelta della campagna come base per spostarsi anche al mare. Salerno sta godendo del blocco dei movimenti internazionali, che a seguito dei recenti episodi terroristici che hanno coinvolto il centr’Europa, ha visto una riduzione del 20% nelle prenotazioni su mete straniere.
(Marika Carratù)