Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Assenteismo al Ruggi. Sono 215 le richieste di archiviazione a carico degli ottocentoquaranta dipendenti dell’Azienda Ospedaliera salernitana coinvolti nell’inchiesta “Just in Time”. Per il sostituto procuratore di Salerno, Francesco Rotondo, la richiesta è motivata per la «particolare tenuità» del fatto: per tutte le 215 posizioni i fatti sono di lieve entità rispetto ad altri che hanno collezionato finanche 100 episodi di assenza ingiustificata, pur avendo timbrato il cartellino. La decisione della sospensione dei provvedimenti disciplinari non è stata gradita dagli otto assenteisti licenziati che hanno chiesto il reintegro al loro posto di lavoro. Il fatto è riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
E proprio a seguito dell’inchiesta sui “furbetti” del cartellino, arrivano le contromisure dell’Azienda Ospedaliera: al via il sistema personalizzato digitale che permette il riconoscimento dei lavoratori attraverso l’identificazione delle impronte digitali e non più tramite una semplice scheda. C’è anche il parere favorevole del Garante della Privacy all’utilizzo delle impronte ritenendo che la modalità, come studiata dall’azienda sanitaria salernitana non sia lesiva per i lavoratori.
(Ramona Buonocore)