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Dopo il successo dell’edizione dello scorso settembre, ritorna, dal 10 al 12 aprile, a Salerno l’appuntamento di “Città del Benessere”. L’evento, unico in Italia, è dedicato a tutti i settori economici coinvolti nel benessere della persona. Ne parliamo con l’assessore all’Annona Francesco Picarone, in esclusiva ai nostri microfoni.
Salerno si schiude ad un’iniziativa, completamente gratuita, aprendo le porte di monumenti, come Santa Sofia, Palazzo Fruscione o il Tempio di Pomona. Come nasce l’idea di promuovere il marketing di prodotti del benessere in dei siti monumentali?
È lo sviluppo di un’idea di Gianfranco De Simone, che propone quest’iniziativa alla terza edizione. L’anno scorso c’è stato un boom di visitatori a Palazzo Fruscione; quest’anno abbiamo triplicato le location “monumentali”.
Che idea di benessere promuoverete durante la tre giorni di eventi?
L’iniziativa vanta varie attività legate al concetto di benessere e la promozione di prodotti e servizi per la cura del corpo. In via esemplificativa, abbiamo allestito uno stand specializzato in prodotti bio provenienti dal nostro territorio, un altro nel quale incontreremo delle discipline orientali volte a star bene, altri ancora in cui gli operatori dei siti termali presenteranno le loro attività. Nell’ambito del benessere, si muove un’economia che riscuote sempre più interesse, e che coinvolge anche il concetto di “mangiar bene”: d’altra parte, noi siamo la patria della dieta mediterranea, non dimentichiamolo.
Secondo Lei, perché il settore della cura del corpo, nonostante tutto, non conosce crisi?
Noi siamo quello che mangiamo. L’attenzione all’ambiente e i dati preoccupanti sulla crescita di varie patologie fanno il resto. Aver cura di sé stessi significa anzitutto star bene. Il benessere è un fattore sociale: ti indirizza bene verso te stesso, il cibo che mangi e i luoghi dove vivi e lavori.