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L’inquilino dell’attico di classifica è tornato: la buona abitudine di Dotan a godersi il
panorama mozzafiato che offrono le posizioni da alta classifica fa sì che il nostro prenoti
nuovamente la stanza ai piani alti: l’attuale singolo passepartout si intitola Mercy.
In questo nuovo brano il livello si alza ulteriormente, perché l’ispirazione alla base del
pezzo è importante, è come un onda, e anch’essa cresce con l’evolversi stesso della
canzone.
L’attacco è ormai inconfondibile: un tratto distintivo come l’iconico Rosso Valentino. Gli
accordi monolitici di pianoforte, una brevissima cellula tematica di voci che evocano un
canto gregoriano fino al finale che sembra dire: suonami ancora.
È il Dotan style. Una griffe dell’alta moda musicale.
Mercy è appunto cucita con la medesima seta dei precedenti successi di Dotan: le
hit Numb, No Words e There Will Be a Way.
Questa continuità è ben nota a tutti coloro che riconoscono la mano del
compositore/sarto in ogni primo ascolto di un nuovo singolo. La reazione ci accomuna e
può essere sintetizzata in una esternazione: “ma questo è Dotan!”.
Certo, il timbro inconfondibile del cantautore polistrumentista fuga sempre ogni dubbio di
appartenenza anche ai più duri d’orecchio, e dopo una strofa disegnata con la consueta
sapiente capacità di suscitare la sospensione prima del grande salto, ecco il tuffo nel
ritornello. Il verso Mercy viene ripetuto tre volte, ed è il trait d’union con il sacrale incipit
della canzone: ancora una volta il tratto distintivo, il Dotan sound.
Con Mercy, canzone profonda, intensa, melanconica, sacrale, Dotan si conferma, con
la stessa sicurezza della squadra primatista capace di consolidare la posizione in
classifica in ogni match. Una certezza fatta di timbriche, matrici sonore, andamenti ritmici
potenti, gonfi e traboccanti di passione.
Cercate Mercy sulle frequenze di qualunque radio, e dopo quattro misure vi troverete
ancora una volta a dire: “ma questo è Dotan!”.
Cenni biografici
Dotan, cantautore olandese polistrumentista dai natali israeliani e la voce gentile, inizia la
sua carriera nei Paesi Bassi dove ha collezionato dischi di platino e primi posti in
classifica: Miglior Artista & Songwriter dell’anno, Miglior Artista Maschile per 3 anni
consecutivi in Olanda; disco di platino e tra i 10 Migliori Album olandesi di sempre col suo
disco di debutto 7 Layers (romanticamente scritto, prodotto e registrato nel suo salotto di
casa), 4 singoli e 10 dischi d’oro con oltre 100 milioni di streaming globali.
Esploso in Italia grazie al successo clamoroso della hit Numb – scritta a Los Angeles con
Neil Ormandy (James Arthur, Dean Lewis) e Tim Randolph (Imagine Dragons), prodotto
da Martin Wiklund di Los Angeles e mixato dal vincitore del Grammy John Hanes (Ariana
Grande, Lorde, Beck).
(FONTE:: X-Energy / Energy Production)
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