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E’ Asia Argento il primo ospite italiano annunciato dal Giffoni Experience. L’attrice, scrittrice, sceneggiatrice, fotografa, dj, nonché regista a tutto tondo (tra corti, lungometraggi, documentari e videoclip), incontrerà i 3600 giurati il 21 luglio nel corso della 45esima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 17 al 26 luglio a Giffoni valle Piana (Sa).
La poliedrica artista, che quest’anno riceverà il Premio Giffoni Award 2015, nel lontano 1988 ha ricevuto, proprio dal Giffoni Film Festival il suo primo riconoscimento, ovvero il Grifone per la migliore interpretazione di Zoo, film d’esordio di Cristina Comencini, di cui era protagonista, in concorso in quella diciottesima edizione. Nel 2000, dopo dodici anni, Asia Argento torna a Giffoni come madrina della serata inaugurale della trentesima edizione.
Figlia di Dario Argento che, già all’età di cinque anni, le mostra le pellicole che hanno fatto la storia del cinema, debutta nel 1985, a soli dieci anni, nella produzione RAI Sogni e bisogni e, dodici mesi più tardi, viene scritturata da Lamberto Bava in Demoni 2. In un crescendo di prove attoriali, si addentra nello Zoo di Cristina Comencini, viene inghiottita da La Chiesa di Michele Soavi e passa la palla a Nanni Moretti in Palombella Rossa. Intrigante e complessa ne Le amiche del cuore di Michele Placido, la talentuosa fanciulla convince per un mix di attitudini attoriali accattivante, ambiguo e sorprendentemente multiforme.
Nel 1993 è diretta dal padre nello shock-movie Trauma. L’anno successivo, si cimenta dietro la macchina da presa in un frammento -Prospettive – del fantasy a episodi De Generazione. A consacrarla star nazionale è il ruolo della disabile cocciuta che fa impazzire Carlo Verdone in Perdiamoci Di Vista!, prova che le vale il David di Donatello come miglior interprete femminile.
Fresca del successo in patria, Asia vola in Francia per girare La regina Margot al fianco di un’incestuosa Isabelle Adjani. Nel 1996, è affetta da La sindrome di Stendhal nel thriller visionario di Dario Argento ed è La compagna di viaggio di Michel Piccoli, opera che le fa conseguire il secondo David di Donatello. Il 1998 la vede irrompere negli States: seduce il binomio Walken-Dafoe nel bollente mystery spionistico New Rose Hotel e, con la complicità di Rupert Everett, rapina gioiellerie in B. Monkey – Una donna da salvare. Torna, ancora una volta, in Italia sotto la preziosa regia di papà Argento, nel gotico remake de Il Fantasma dell’Opera.
Alle soglie del nuovo millennio, ingaggia mamma Daria nello scabroso lungometraggio d’esordio: Scarlet Diva. Nella pellicola, troviamo una peccaminosa Asia “svestire” i panni di una stella del cinema erotico. Profondamente colpita dallo sconvolgente romanzo autobiografico di J.T. LeRoy, decide di partorire il controverso Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, cruda vicenda di un innocente, inerme spettatore delle oscenità intraprese da una madre sbandata. In seguito, dopo il tormentato Last Days, si cimenta nella volgare Comtesse du Barry nello sfarzoso Marie Antoinette, recandosi, infine, in Transylvania in cerca di un amante perduto.
Nel 2007 torna a lavorare insieme al padre ne La terza madre, agghiacciante capitolo conclusivo della mater-trilogy che include Suspiria e Inferno. Tra il 2007 e il 2008 la troviamo implicata nel focoso triangolo de Une Vieille Maitresse, è un’ex-prostituta nel morboso Boarding Gate, una spogliarellista nella commedia nera di Abel Ferrara Go Go Tales nonché protagonista dell’avventuroso Coin Locker Babies, tratto dal romanzo del giapponese Ryu Muratami. Nel 2009 affianca Gérard Depardieu e Oliver Marchal in Diamond 13. Nel 2012 è ancora sul grande schermo nel secondo lungometraggio di Matteo Rovere, Gli Sfiorati accanto a Claudio Santamaria, Andrea Bosca e Miriam Giovanelli. Il film è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore toscano Sandro Veronesi. Lo stesso anno torna a essere diretta dal padre in Dracula 3D.
Il 2014 la vede invece interprete di film come Shongram, Regular Boy e della miniserie Tv Rodolfo Valentino – La Leggenda.