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Salerno: così cambia la mappa della sanità

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Tutto pronto in Regione Campania per il definitivo accorpamento dei 5 presidi costituenti l’Azienda Ospedaliera “San Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona”: stando al prospetto presentato in Regione dal commissario Nicola Cantone, questa dovrebbe essere la nuova facies della sanità a Salerno e dintorni. I poli ospedalieri salernitani “Ruggi” e “Da Procida” saranno raggruppati con i presidi di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino e Castiglione di Ravello sotto l’etichetta di “Città della Salute”.

Ospedale_San_LeonardoIl “RUGGI” SPOSA L’ALTA SPECIALIZZAZIONE – Da quanto emerge dal progetto, l‘ospedale di via San Leonardo ricoprirà un ruolo-guida delle unità chirurgiche legate alla cura del cuore. In quest’ottica, resterebbero a Salerno anche la gran parte dei reparti strategici, tra cui Maternità, Pediatria e il Centro Trapianti.

CAVA PRENDE IN CARICO I PAZIENTI DALLA COSTIERA – Oltre all’ampliamento del suo bacino d’utenza, l‘ospedale “Santa Maria dell’Olmo” vedrà pure il rilancio di Endocrinologia, unità ritenuta un autentico fiore all’occhiello del nosocomio della città metelliana. Il “Costa d’Amalfi” garantirà, invece, la gestione delle urgenze; un Presidio unico permetterà all’ospedale di Ravello di lavorare in stretta collaborazione con il “Ruggi”.

ALTRE NOVITÀ – Tra le novità presentate nel progetto, ci sarebbe la differenziazione dei presidi a seconda della fascia di età dei pazienti curati. Stando a quanto emerge dal progetto, Mercato San Severino dovrebbe puntare decisamente alla cura degli utenti di età giovane e adulta. Il “Fucito” rimarrà, peraltro, polo d’eccellenza per la cosiddetta chirurgia bariatrica (o “chirurgia dell’obesità“), oltre che sede dell’unità di Odontostomatologia. I lungodegenti e gli anziani saranno curati, come già avviene nei fatti, all’ospedale “Da Procida” di Salerno.

(Alessandro Gammaldi)