Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Il quarto giorno di ritiro a Cascia è iniziato con un “percorso” di potenziamento. Ancora orfano di Gabionetta e Trevisan, pare sia slittato al pomeriggio il loro primo allenamento, sotto gli attenti occhi dei preparatori atletici Angelicchio e Scarpellino, il gruppo ha utilizzato pesi (bilancieri e palla medica), piattaforme per allenare l’elevazione e gli elastici. Il giovane Arcaleni – al suo primo ritiro tra i grandi – ha effettuato ancora un allenamento blando. I portieri, come di consueto, sono stati sotto il controllo attento di Gigi Genovese. Scarpellino ha continuato a mettere sotto pressione la truppa granata con degli allunghi in campo: infatti è stato tracciato un quadrato in cui Moro e compagni dovevano correre. Il preparatore, ha chiesto ai suoi di correre da una linea all’altra e di “non vergognarsi” se al ritorno avessero poi camminato per recuperare lo sforzo. Non l’ha fatto Pestrin, che è andato piano, sano e lontano. Dopo la parte atletica, Torrente si è concentrato sulla parte tattica. La squadra, schierata con il “solito” 4-3-3, ha provato gli schemi offensivi con un veloce giro palla e le linee di passaggio concentrate sulle fasce laterali. Cambi di palla veloci, sovrapposizioni tra mezzali, terzini e laterali d’attacco e la ricerca costante della profondità. Il trainer ha incitato i suoi costantemente, chiedendo un rientro veloce dopo la fine dell’azione e di formare i triangoli utili ad occupare ogni spazio. L’ex allenatore si è sgolato ad ogni minimo errore o movimento sbagliato dei suoi: le parole d’ordine sono concentrazione e velocità. Ulteriore difficoltà e stata data dal cambio improvviso dell’azione dettato da Torrente.
Poi la novità: prima della seduta, il tecnico aveva fatto tracciare col gesso le linee di delimitazione di un mini campo per esercitare il gruppo al gioco nello stretto. Qui Calil e compagni hanno disputato una partitina a tre colori: solite richieste, ovvero un pressing costante, essere “ultra offensivi”, passaggi al massimo con due tocchi e attaccare sempre palla e spazio. Torrente ha poi concesso ai suoi la classica partitina a metà campo, per poi concludere con lo scarico con l’ausilio di palloni medici. Si bisserà questo pomeriggio alle 17:30 con un allenamento essenzialmente atletico.
www.solosalerno.it