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La eco dell’inchiesta in Regione. Il Governatore Vincenzo De Luca ha risposto, a margine di una conferenza stampa, alle tante voci di stampa sollevatesi nella giornata di ieri sulla sua iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione. L’inchiesta, lo ricordiamo, si riferisce ad una presunta sentenza ritoccata – quella del 22 luglio, che ha evitato la sospensione dalle cariche pubbliche al politico di origini lucane. Secondo l’accusa, sarebbe stata studiata a tavolino.
Alternando citazioni filosofiche e battute di spirito, l’ex-sindaco di Salerno ha dichiarato “parte lesa” sé stesso e l’istituzione che rappresenta, augurandosi che il procedimento giudiziario segua il suo corso e ristabilisca la trasparenza. Ed emerge anche un retroscena della vicenda: il Governatore, già due settimane or sono – il 29 di ottobre –, aveva chiesto di esser ascoltato dall’Autorità giudiziaria. Ciò confermerebbe l’iniziale assoluta riservatezza dell’inchiesta in corso e, secondo il legale di De Luca, lo spirito di collaborazione e l’assoluta estraneità ai fatti del suo assistito.