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Mark Iuliano è tra i più freschi doppi ex dell’incontro di oggi pomeriggio tra Latina e Salernitana: ha allenato nel Lazio fino a un anno fa esatto, quando – nel novembre 2015 – fu esonerato a vantaggio di Mario Somma, occupando il 12^ posto in classifica con 13 punti in 11 match disputati. Inutile ricordare anche il passato da difensore con la maglia del cavalluccio per lui: quasi 100 presenze e 2 gol a cavallo tra il 1991 e il 1996, prima di spiccare il volo nella Juventus.
“Per la Salernitana tutti avrebbero pronosticato qualche punto in più, visto il potenziale. In Serie B, tuttavia, non regala niente nessuno: grandi nomi sono in crisi da un lato, dall’altro piccole neopromosse fanno meglio perché hanno amalgama migliore e più sicurezze tecnico-tattiche, grazie al fatto che lavorano da più tempo assieme. I valori del torneo sono scesi rispetto a qualche anno fa, la Salernitana ha i mezzi per riprendersi e fare benissimo. Basta avere solo pazienza, il problema è che a Salerno ce n’è poca – esordisce Iuliano sulle colonne dell’odierna edizione del quotidiano Il Mattino – Il pubblico di Salerno non ce l’ha nessuno: è stanco di aspettare, vuol vedere il grande calcio ma deve stare vicino alla squadra. Ma senza l’attuale società non parleremmo della Salernitana in B: pochi imprenditori della zona possono farsi carico della società, i tifosi devono essere contenti. Io ho avuto Casillo a Salerno, magari avessi avuto Lotito che paga regolarmente! Credo che la proprietà voglia centrare il massimo, altrimenti avrebbe reso Salerno solo un parcheggio di giocatori della Lazio”. Non è così, soprattutto negli ultimi due campionati.
La posizione di Beppe Sannino è un pizzico più solida dopo il 4-2 rifilato alla Ternana. Ma occhio a evitare passi falsi perchè la piazza può rimettere il tecnico sulla graticola da un momento all’altro. “Purtroppo i risultati fanno molto: se vinci sono tutti bravi, se perdi tutti scarsi. Sannino sa cosa fare, è un allenatore navigato – commenta l’ex juventino – Domenica ha vinto, credo si possa ripartire da lì: in mano ha una squadra dall’ottima intelaiatura. Pochi hanno la fortuna di scegliersi i giocatori per lavorare col modulo preferito, spesso ci si adatta a quelli che hai. Non si possono dare tutte le colpe a Sannino: quando hai un abito che ti sta bene, cerchi di metterlo sempre. Immagino credesse di avere giocatori adatti al 4-4-2 e forse lavorando non ha riscontrato la crescita che s’aspettava in ritiro. Rosina? Tutti vorrebbero uno come lui in squadra, il tecnico cerca di metterlo nella posizione migliore per farlo rendere al meglio”.
Attualità. Al Francioni oggi la Salernitana è chiamata alla vittoria. “Ha tutte le carte in regola per vincere – dice Iuliano – Ci sarà di fronte una tifoseria passionale che ama il buon calcio. La Salernitana deve giocarsela con le sue armi, senza farsi influenzare dall’ambiente. Ha la qualità per uscire vincente. Facciamo tutti il tifo affinché la Salernitana faccia bene in questo campionato. La solidità difensiva è fondamentale, permette di fare qualcosa in più agli attaccanti che sanno di essere coperti. La Salernitana ha un’ottima difesa, avere poi un giocatore come Schiavi al top della forma darebbe un contributo ancor più importante al reparto”.
In chiusura, il sogno nel cassetto: “Allenare la Salernitana? Ho avuto la fortuna di iniziare lì la mia carriera, ho un debole per la città. Il pensiero ce lo metterei, vedremo cosa accadrà e se farò ancora l’allenatore in futuro. Se i salernitani non hanno fatto mai bene in casa, può sempre esserci un’eccezione”.
Fonte: Solosalerno.it
(A. L.)