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Dopo il successo avuto al Premio Li Curti, con Per Disgrazia Ricevuta, Una Patatina nello Zucchero e Jennifer, Antonello De Rosa torna a far parlare di se ma questa volta si sposta al di fuori della Campania. Il regista salernitano si sposta, infatti, in Sicilia, dove rispolvera una stage che ha avuto un grande successo, durante la splendida kermesse della quinta stagione de “Il Gioco Serio del Teatro”: Figure Deportate.
Dal 23 al 26 di questo mese avrà inizio il suo stage teatrale, quali sono le sue aspettative per questa esperienza in Sicilia?
“Le aspettative per un regista sono sempre quelle relative ai nuovi incontri; difatti, troverò, a Catania 30 stagisti bramosi di sapere. Io cercherò, in senso positivo, s’intenda, di “rubare” le loro esperienze, difatti per me, il rapporto tra regista ed allievo dev’essere bilanciato e alla pari, senza nessuna distinzione perché non si finisce mai di imparare.”
Tornando ai suoi meravigliosi spettacoli, so che al Premio Li Curti, “Jennifer” è stato un grande successo tanto da ricevere una standing ovation
” “Jennifer” è stato elaborato 17 anni fa ed è il lavoro che ha consacrato il mio successo. Penso sia il testo più bello che abbia mai scritto ed è per questo che ci tengo particolarmente. “Jennifer” rappresenta tutti noi perché parla di solitudine, e come dicevo qualche giorno fa: “ chi crede di non essere solo, in realtà è la persona più sola”.”
In chiusura, una curiosità per tutti quelli che hanno intenzione di intraprendere la strada della recitazione: quali sono le caratteristiche fondamentali per diventare un buon attore?
“Avere sicuramente grande pazienza, studiare tanto e soprattutto tirar fuori tutto quello che si ha dentro.”