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Gli antichi reperti rubati dall’Isis per poi essere rivenduti alla ‘ndrangheta sarebbero passati dalla Costiera Amalfitana. Questo è quanto avrebbe scoperto l’inviato del quotidiano La Stampa Domenico Quirico e riportato sulle pagine di Amalfi Notizie. Nella sua inchiesta Quirico scrive che i reperti portati via dalla Siria, dall’Iraq, dal Libano e dall’Egitto sarebbero passati in un luogo, ancora da identificare, ma vicino una macelleria di Vietri sul Mare. Lì un intermediario della ‘ndrangheta porterebbe i suoi clienti per mostrare la merce da acquistare. Vietri sul Mare figurerebbe- secondo l’articolo comparso ieri sulla Stampa- come base d’appoggio in cui gli jihadisti avrebbero venduto i reperti archeologici in cambio di armi. Nella dettagliata inchiesta di Quirico, ancora da verificare, si parla anche di una statua realizzata in Libia il cui costo si aggirerebbe intorno i 60mila euro. Vista la gravità dei fatti che porterebbero Vietri sul Mare al centro di un nodo di jihadisti, il procuratore capo di Salerno, Corrado Lembo, avrebbe intenzione di fare più luce sulla faccenda.
(Ramona Buonocore)