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A diversi giorni dall’arresto del 39enne algerino Djamal Eddine Ouali, bloccato dalla Digos di Salerno il 26 marzo sulla base di un mandato di cattura internazionale della magistratura del Belgio, con l’accusa di aver fornito falsi documenti agli attentatori di Bruxelles, la comunità di Bellizzi non riesce ancora a credere che un complice dei terroristi islamisti possa aver scelto il piccolo centro del Salernitano per nascondersi. Fonti investigative della Questura di Salerno escludono qualunque errore di identità nell’arresto di Ouali e avvertono che le indagini non sono ancora concluse, anche se non si cercano complici. Djamal Eddine Ouali, in isolamento nel carcere di Fuorni, a Salerno, ha proclamato di essere innocente e di non sapere nulla di documenti falsi. Il suo legale Gerardo Cembalo, è in attesa di leggere gli atti in arrivo dal Belgio inmerito alla richiesta di estradizione avanzata da Bruxelles. L’udienza per la decisione si terrà il primo aprile davanti alla Corte d’Appello di Salerno.