Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Non accenna a chetarsi la querelle in rete, dopo la pubblicazione di un controverso articolo, apparso ieri sull’inserto sportivo de “Il Resto del Carlino”; alla vicenda, rimbalzata su tutti i media nazionali, ha fatto seguito il licenziamento del direttore della testata emiliana. Sono finite al centro della scena, loro malgrado, le tre atlete della squadra olimpica azzurra di tiro con l’arco, individuate dal titolista del “Carlino” come “il trio delle cicciottelle”.
L’ANTEFATTO – Nel week-end, la squadra italiana aveva raggiunto una storica – quanto dolorosa – medaglia di legno nel torneo femminile a squadre, ottenendo il miglior risultato “azzurro” di sempre nella specialità; tra le tre co-autrici dell’impresa, anche la 23enne Claudia Mandia (nata a Battipaglia, ma salernitana doc). Dopo aver passeggiato con le padrone di casa del Brasile agli ottavi e sconfitto le quotate cinesi ai quarti, le tre azzurre avevano perso d’un soffio in semifinale contro la Russia, per poi contendere caparbiamente il bronzo alle atlete di Taiwan, fino alla definitiva resa per 5-3; proprio Claudia aveva alimentato le speranze di medaglia dell’Italia con un finale in crescendo, a dispetto delle sfavorevoli condizioni di vento registratesi durante l’esecuzione degli ultimi tiri azzurri.
IL CASO MEDIATICO – Il titolo scelto dal “Carlino” per commentare l’esito del cammino olimpico delle tre arciere sarebbe stato del tutto irriguardoso e avrebbe sminuito i loro sforzi: queste, in sintesi, le ragioni del presidente federale Mario Scarzella, che già ieri aveva indirizzato una lettera aperta al Direttore di QS, Giuseppe Tassi (al cui gruppo fa capo anche “Il Resto del Carlino”, ndr). Proprio Tassi aveva provato a rimediare con una nota di scuse, ma il web lo aveva anticipato, chiedendogli a distanza le ragioni di un titolo così poco opportuno. La palla è, dunque, passata all’Redazione Bussola 24e e vicepresidente del gruppo QN, Andrea Riffeser Monti, che ha espresso in una nota il rammarico per quanto accaduto, comunicando il licenziamento con effetto immediato del suo dipendente.
IL WEB FA QUADRATO, CLAUDIA RISPONDE – Mentre sui social montava l’indignazione contro un titolo giudicato fuori luogo, Claudia, però, rimaneva concentrata sui suoi obiettivi olimpici. Una volta conclusa la sua avventura (eliminazione ai 32esimi del tabellone singolare, contro la numero 19 del seeding, Mackenzie Brown), l’atleta delle Fiamme Azzurre non ha perso occasione per chiudere la vicenda proprio dov’era nata: sui social. Il suo meme “Je suis cicciottello” è stato riproposto e condiviso da migliaia di pagine e utenti di Facebook, a riprova della simpatia unanime che lei e le sue compagne d’avventura hanno saputo riscuotere tra il grande pubblico di curiosi e appassionati italiani.
(Alessandro Gammaldi)