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Uno degli ospiti tanto attesi della terza giornata del Giffoni Film Festival è stato l’interprete più celebre della comicità in pillole e del “no sense”, Maccio Capatonda. Ad attenderlo all’antica ramiera di Giffoni Valle Piana intorno alle 18, tantissimi giurati della Masterclass ed oltre cento ragazzi, nonchè giornalisti e fotografi.
“La comicità ha differenti livelli di interpretazione: una lettura più critica tende a preferire la satira, mentre si ride di spirito, di pancia, sempre a cospetto della frase idiota. La mia, il più delle volte, è la battuta meno ricercata”, è questa la filosofia di vita che Capatonda ha illustrato alla sua platea, prima di ascoltare le numerose domande dei giurati della Masterclass, a cui ha risposto alla sua maniera: seria, ma allo stesso tempo, mai priva del senso dell’umorismo che lo caratterizza.
L’attore comico abruzzese ha spiegato anche come nascono i suoi progetti: “I cortometraggi e lungometraggi che realizzo non hanno un metodo, perché spesso nascono mentre sono intento a fare altro. Non c’è quindi un modus operandi standard, ma cerco sempre di puntare alla realizzazione di prodotti che mi piacciano, mi dicano qualcosa, e non siano mai dipendenti dalle richieste dei produttori. Lo stesso accade per le battute più celebri, quelle per cui vengo ricordato: sono figlie del mio gusto personale e non dell’ambizione che diventino ogni volta dei tormentoni”.
Non è mancata la proiezione di piccoli estratti dei suoi lavori: una clip del suo primo film “Italiano Medio” e diverse pillole-spot realizzate per Sky Infinity, come “Dr. House” e “Mission Impossible”, tutte corredate di spiegazione, chiaramente, in chiave ironica, ma sempre logica.
Finito l’incontro, tutti i presenti che hanno avuto l’occasione di conoscere Maccio Capatonda, lo descriveranno sicuramente come una persona simpatica, socievole e molto “alla mano”, davvero il ragazzo della porta accanto, soprattutto dalla grandissima disponibilità: durante l’incontro con la stampa prima e con i suoi fans dopo, non si è risparmiato, concedendo interviste, autografi, foto e video a tutti coloro che gli si avvicinavano.
(Redazione Bussola 24)