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News Provincia di Salerno

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incendio paninoteca nocera

Incidente stradale domenica notte a San Marzano Sul Sarno. Per cause ancora da accertare, un’auto con a bordo una coppia, dopo aver urtato un altro veicolo si è schiantata contro un albero. L’impatto è stato violentissimo. I due sono ricoverati in gravi condizioni. Sul posto i Vigili del Fuoco.

 

È partito ieri, dal Comune di Santomenna nel salernitano, un carico di farmaci diretto al campo profughi di Suruc in Turchia, al confine con la città siriana di Kobane. La scelta del giorno non è per nulla casuale: ricorreva infatti ieri il triste anniversario dell’inizio del conflitto in Siria, scoppiato esattamente quattro anni fa. (Quella di Legambiente e del  Comune di Santomenna sembra essere la prima iniziativa nota in Italia di cooperazione verso Kobane nell’ ambito di invio di medicinali). Alla volta della Siria, partirà, a sue spese, anche Massimiliano Voza, sindaco di Santomenna.

Paninoteca avvolta dalle fiamme, è successo ieri mattina in Via Falcone a Nocera Inferiore.  Il locale, gestito da un giovane insieme alla sua famiglia, è molto frequentato dai ragazzi della periferia nocerina. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire l’intervento dei caschi rossi. La Polizia sta ancora verificando sulle cause del rogo. Si seguono tutte le piste dall’incidente all’atto intimidatorio.

Il caso di salmonella, che ha portato al blocco dei ricoveri alla terapia intensiva neonatale dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, sarebbe scaturito dalla convivenza di un bimbo con animali esotici, quali serpente e pappagallo. Secondo i medici, il piccolo ricoverato nei giorni scorsi aveva già incubato l’agente batterico che ha poi causato l’infezione. Un particolare che ha costretto i Sanitari della struttura nocerina a mettere in isolamento altri tre neonati e portato il direttore Maurizio D’Ambrosio a vietare nuovi ricoveri per le successive 72 ore.

Tutti in marcia ieri mattina, per riappropriarsi dei luoghi, dei beni e della bellezza di Eboli. Una “passeggiata” partita da piazza della Repubblica tra le strade ed i vicoli del centro storico fino a giungere alla piazza del Santuario dei santi medici Cosma e Damiano, di fronte al luogo del crollo del torrino e del muro. Da quella notte dell’8 marzo, infatti, la città ha «perso una parte di sé», dice la gente. Da questo senso nasce il presidio permanente nei pressi della zona interessata dal collasso e la richiesta di vagliare anche le condizioni della restante parte del muro, rimasta abbarbicata alla parete rocciosa che sottiene il secolare castello.