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Omicidio al Rione Fornelle. È stato un fendente al cuore, ben assestato dal genero al culmine del litigio scoppiato sabato sera nella casetta di largo D’Aniello, nel rione Fornelle, a uccidere Eugenio Tura De Marco. L’autopsia sul corpo del carrozziere 60enne si è svolta ieri pomeriggio all’obitorio del “Ruggi”. Due le coltellate risultate fatali per l’uomo, entrambe sferrate al torace, sul cui corpo suo genero, il giovanissimo 22enne – fidanzato della figlia del 60enne, Daniela di 24 anni – si è scagliato con in mano un coltello a serramanico. Arma che poi il giovane ha detto di aver gettato nel fiume Irno. Questa mattina, nella casa circondariale di Fuorni dove Gentile – assistito legalmente dall’avvocato Luigi Gassani – è rinchiuso da domenica, è prevista la convalida dell’arresto del giovane e la conseguente applicazione delle misure cautelari.
Nel frattempo lunedì sera, poco prima delle 23, dopo i controlli medici al Pronto soccorso resisi necessari per le condizioni psichiche precarie in cui si trova la figlia del 60enne ucciso, Daniela, la ragazza, secondo indiscrezioni, sembra sia stata ricoverata in Psichiatria. Daniela era stata soccorsa lunedì pomeriggio dai medici e dai volontari della Croce Rossa e dell’Humanitas sul molo Masuccio Salernitano in preda ad una crisi di nervi. A causa di sospetti tentativi di autolesionismo è stato ritenuto opportuno disporre il ricovero per effettuare accertamenti più approfonditi.
(Redazione Bussola 24)