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Operata per la rimozione di un tumore e dimessa con una garza nell’addome. Ennesimo caso di malasanità che risale a fine novembre del 2011, quando una donna originaria di Mercato San Severino si recò al Ruggi per l’asportazione di una forma tumorale al collo dell’utero. Cinque mesi dopo l’intervento, la clamorosa scoperta (avvenuta tramite Tac) di un corpo estraneo che, a detta dei medici, nell’atto dell’esportazione si sarebbe presentato “grande quanto un pompelmo”. Ormai pregiudicata la qualità della vita e l’alimentazione della donna.
(Redazione Bussola 24)