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Due partite di serie B truccate dalla camorra con il concorso di calciatori ed ex calciatori. È questa la nuova inchiesta della Procura di Napoli. Il bilancio è di 10 arresti e un calciatore di serie A indagato. Su Armando Izzo, difensore del Genoa, grava una pesante ipotesi d’accusa: partecipazione esterna ad associazione mafiosa. Le partite per le quali si ipotizza il reato di frode sportiva sono “Modena-Avellino” e “Avellino-Reggina” riferite al campionato 2013-2014, quando Izzo militava nell’Avellino. Il calciatore, infatti, avrebbe avuto contatti diretti con il boss del clan dei Vanella Grassi Umberto Accurso, arrestato lo scorso 11 maggio.
L’ultima inchiesta della Procura di Napoli non dovrebbe incidere sulla classifica del campionato di serie B terminato venerdì scorso. Le speranze di salvezza diretta per la Salernitana sono poche e legate alla velocità con cui la Procura federale riuscirà a ottenere gli atti dalla Procura della Repubblica titolare dell’indagine. Sulla vicenda si esprime l’avvocato Mattia Grassani, esperto di Diritto sportivo, «Conoscendo pochi particolari della vicenda è difficile dire quanto questo influirà sulla Salernitana. Certamente, volgendo al termine la stagione, appare difficile che il procedimento vada a incidere sulla classifica del campionato 2015/2016».