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"Per una persona con disabilità una famiglia sola non basta" . Sabato 28 marzo Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e Relazionale. A Salerno open day dei centri Anffas e un convegno sull’inclusione sociale.

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porteaperte

Per l’ottavo anno consecutivo, in tutta Italia, sabato 28 marzo si celebra la

Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e Relazionale

L’inziativa, promossa e organizzata dall’Anffas Onlus la più grande associazione europea di famiglie di persone con disabilità intellettive e relazionale, coinvolge oltre duecentocinquanta strutture che apriranno le loro porte allo scopo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche e problematiche connesse a questa particolare tipologia di disabilità, provando anche a smontare stereotipi e pregiudizi in luogo di una reale cittadinanza attiva.

 

A Salerno venerdì 27 marzo saranno aperte le porte del Centro Diurno Integrato dell’Anffas-Onlus di Salerno “Giovanni Caressa” in via del Tonnazzo n.83 (Fuorni) dove sarà possibile, dalle 9.00 alle 13.00, visitare i laboratori di decoupage e di ceramica, visionare filmati realizzati dagli ospiti della struttura e applaudire i ragazzi del gruppo teatrale, “La Girandola”.

 

Sabato 28, invece, a partire dalle 9.30 presso il Salone dell’Università Suor Orsola Benincasa di Salerno in via Matteo Della Porta (di fronte Museo Diocesano), l’Anffas-Onlus di Salerno ha organizzato un convegno sul tema “Progetto individuale e vita indipendente” con gli interventi di Bianca Maria Farina, Salvatore Parisi, Fortunata Guadagno, Dirigente dell’UOD Regione Campania, Vincenzo Falabella, Presidente nazionale FISH, Bianca Maria Farina, Salvatore Gargiulo e Porfidio Monda, docenti dell’UNISOB di Salerno e Gerardina Molinaro, Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali della Campania. Le conclusioni sono affidate a Salvatore Parisi, Coordinatore regionale Anffas Campania.

Lo scopo dell’iniziativa – afferma proprio Salvatore Parisiè quello presentare e raccontare il lavoro, la passione, la dedizione che viene messo al servizio delle persone con disabilità e dei loro familiari al fine di costruire una cultura di cittadinanza attiva e una comunità più attenta e solidale, nonostante le crescenti difficoltà e politiche sociali nazionali molto discutibili”.