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Nella Salernitana che continua a subire troppi gol (ben cinque nelle ultime due gare), Leonardo Menichini può contare su una ritrovata certezza, quasi conferma: Pietro Terracciano. Il numero uno di San Felice a Cancello sta sfoderando prestazioni di livello in serie, avendo finalmente acquisito sicurezza e la piena titolarità del ruolo. Lontani anni luce sembrano i tempi del valzer d’inizio stagione, quando Torrente alternò frequentemente Strakosha e lo stesso Terracciano a guardia dei pali della porta granata. Settimane di passione, polemiche e… punti gettati al vento. Dopo il clamoroso errore costato la sconfitta col Trapani, “San Pietro” (come qualche tifoso l’ha scherzosamente ribattezzato) ha saputo rimettersi in riga, masticare amaro in panchina e sfruttare appieno la chance che Torrente ha voluto nuovamente concedergli. Anche col Pescara Terracciano è stato tra i migliori in campo, capitolando per due volte ma salvando i suoi ed il risultato con un prodigioso intervento su Lapadula sul parziale di 2-1 per gli ospiti. Arrivato come “carta di riserva” dopo il fattaccio Frison, Terracciano è potenzialmente un calciatore di proprietà della Salernitana. Il contratto siglato tra granata e Catania, infatti, prevede un prestito biennale con obbligo di riscatto al 30 giugno 2017. Da quel momento l’ex Avellino sarà a tutti gli effetti un calciatore di proprietà del sodalizio di Via Allende, che potrà contare su un portiere affidabile anche in prospettiva futura. Terracciano vuol mettere radici a Salerno ed intanto si gode l’imminente paternità. Non è passata inosservata, infatti, l’esultanza al gol di Coda e quel pallone che il compagno ha voluto posizionare sotto la maglietta per omaggiare il prossimo arrivo dell’erede del numero uno granata. Da “bidone” e numero dodici a titolare indiscusso dai giudizi unanimemente positivi da parte della critica. Il calcio è bello perché concede una seconda chance a tutti. Basta solo saperne approfittare.
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