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NOV
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Salernitana: a Villa delle Rose tutti sotto esame

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ritirosalernitana-radiobussolaVento gelido, vento di crisi. Spifferi che raccontano d’un ambiente sfilacciato, caldo ma nel contempo freddo nelle relazioni tra le varie componenti. L’Hotel Villa delle Rose di Pescia in realtà somiglia più ad una casa degli orrori. Quelli commessi dalla Salernitana in questo disastroso avvio di stagione in serie B. Non propriamente il Lunapark. Aria pesante, rarefatta. Squadra, tecnico, dirigenza. Tutti sotto esame, Fabiani compreso. Il direttore sportivo avrebbe perso autorevolezza sul gruppo dopo alcune uscite poco gradite nello spogliatoio. Il collega Michele Spiezia sul quotidiano “La Città” oggi in edicola ricostruisce quanto accaduto nell’intervallo del “Picco” di La Spezia. Dove la Salernitana ha deciso di colare… a Picco prima del tempo. In barba a 63 folli ed innamorati che avevano deciso di sobbarcarsi chilometri e chilometri di trasferta in un giorno lavorativo per inseguire il sogno Olimpico. I granata hanno deposto le armi anticipatamente. Già nell’intervallo. Quando – secondo quanto riportato dal quotidiano – Fabiani sarebbe entrato nello spogliatoio invitando la squadra a “lasciar perdere” dopo aver mostrato loro i replay dei gol in fuorigioco dello Spezia. “Lasciate stare, la partita ormai è segnata. Finiamola bene senza conseguenze negative, tanto con questa terna…”, avrebbe chiosato il diesse raccomandandosi con i calciatori di evitare infortuni e guai peggiori. Così sarà. Quarantacinque minuti (di cui buona parte con l’uomo in più) di nulla assoluto. Inconcepibili, inammissibili per stessa ammissione di capitan Lanzaro. Uno dei leader dello spogliatoio, schieratosi pressoché compatto dalla parte del tecnico Vincenzo Torrente che intanto incassa nuovamente la fiducia della proprietà. Spogliatoio in subbuglio, mal di pancia quasi scontati in un periodo di pesante penuria di risultati. Secondo le indiscrezioni riportate dallo stesso quotidiano, nello stesso gruppo di calciatori si riscontrerebbero anche “incongruenze ed errori nelle diagnosi mediche e nelle riabilitazioni cliniche ed atletiche dei calciatori”, un non unanime riconoscimento della figura di Manolo Pestrin come leader, e soprattutto malessere rispetto ad alcuni “atteggiamenti del direttore sportivo”.  Fabiani sulla graticola, come e più di Torrente. Blindato dallo stesso diesse, più per necessità (un esonero indurrebbe Lotito a richiamare Menichini, nemico giurato di Fabiani) che per convinzione. Voci di corridoio sussurrano che Fabiani non abbia gradito la “fuga di notizie” e stia meditando epurazioni alla riapertura del mercato. Una polveriera pronta ad esplodere. Solo il campo ed i risultati potranno disinnescarla.

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