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Da lunedì Menichini ci sta pensando seriamente: il passaggio al 4-2-3-1 in vista della trasferta di Vercelli, col passare delle ore, diventa sempre più probabile. Il 4-4-2, per diversi motivi tra cui la poca intraprendenza mostrata dagli esterni nell’ultima uscita, ritornerà in soffitta e la sensazione è che si andrà ad affrontare la Pro proprio con uno nuovo spartito tattico: il 4-2-3-1, appunto. Stamani, al campo Volpe e sotto gli occhi attenti del direttore sportivo Angelo Fabiani, il trainer di Ponsacco ha provato e riprovato il succitato modulo. 4 difensori, 3 centrocampisti, 1 trequartista in grado di dar fastidio alle fonti del gioco avversario e 2 punte vicine tra loro e capaci di colpire in ogni momento. Questa l’intenzione. Nel corso della seduta presso l’impianto di via Allende, Menichini ha alternato Tuia e Bagadur al centro della difesa, accanto al brasiliano Empereur. Bernardini, uscito anzitempo dal campo ieri per un fastidio al flessore, è stato preservato e le sue condizioni sono da valutare. Difficile ipotizzare un suo impiego, servirà ancora qualche ora. Sull’out sinistro permane l’eterno dubbio tra Franco e Rossi, entrambi provati nell’undici titolare. A destra, invece, con Ceccarelli allenatosi a parte insieme a Bovo e Trevisan (problema al polpaccio), spazio a Colombo che ritornerà anche nello starting eleven sabato pomeriggio. Passando al centrocampo, in cabina di regia sembra sicuro di una maglia il brasiliano Ronaldo (provato anche Pestrin ma difficilmente la spunterà), al contrario di Andrea Nalini che è ancora alla ricerca della forma migliore. Nel ruolo di mezz’ala destra, infatti, è stato a lungo provato (ed incoraggiato, anche ad alta voce) Oikonomidis che, con ogni probabilità, sarà preferito proprio all’ex Vecomp. Nel ruolo di mezzo sinistro dovrebbe ritornare Zito, con il ghanese Odjer nell’insolita veste di trequartista: dovesse essere così anche sabato, Odjer avrebbe il doppio compito di offendere ma, soprattutto, contrastare i vari Budel e Castiglia, costruttori delle trame offensive dei bianconeri. In attacco pochi dubbi: Coda e Donnarumma stanno bene, hanno fame, cattiveria e determinazione. E di loro, in questo momento così delicato, non si può proprio far a meno.
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