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L’artista 17 volte vincitore ai Grammy Awards STING in radio con il nuovo singolo “RUSHING WATER” estratto dal nuovo album di inediti “THE BRIDGE”.
“THE BRIDGE” mette in mostra la prolifica e varia abilità cantautorale di STING con nuovi brani che riassumono gli stili ed i generi differenti esplorati dal cantautore inglese nella sua impareggiabile carriera.
“THE BRIDGE” è stato scritto durante la pandemia e vuole essere una riflessione personale sulla perdita, sepazione, interruzione, confinamento, tumulto sociale e politico.
L’album esplora una moltitudine di concetti e temi, il “ponte” rappresenta quel legame duraturo ed in costante evoluzione tra idee, culture, continenti, ma sempre con uno sguardo al passato. L’artista si è trovato infatti a ripensare alla musica ed ai luoghi che lo hanno segnato, tanto da essere incastonati nel suo DNA.
Come spiega lo stesso STING: “Queste canzoni sono tra un posto e un altro, tra uno stato mentale e un altro, tra la vita e la morte, tra le relazioni. Tra le pandemie e tra le epoche, siamo bloccati in mezzo a qualcosa politicamente, socialmente e psicologicamente. Abbiamo bisogno di un ponte”.
A riguardo del singolo STING aggiunge: “la canzone ‘RUSHING WATER’ è un inizio appropriato per un album che cerca di colmare tutte le piccole differenze che possono separarci. L’acqua è un simbolo femminile, riguarda la donna e quanto sia potente nella mia vita. Nella religione parliamo di Gesù, il figlio di Dio. Io parlo invece della figlia di Dio perché penso che l’entità femminile sia più potente. L’uomo dovrebbe accettare di avere in sé stesso una metà femminile, è la parte di sua madre, la parte sensibile, la parte che può compromettere, che può fluire. Non importa quanto tu sia ‘macho’.
Tutti quegli aspetti simbolici dell’acqua, dei fiumi e della pioggia sono molto importanti per me, sono nato vicino ad un fiume… ovviamente, come cantautore, è un simbolo che puoi usare sempre… e le persone lo capiscono. Lo capiscono perché noi tutti siamo acqua. Come le maree, siamo influenzati dalla Luna che attira l’acqua nel nostro corpo”.
Rappresentando diversi momenti e stili della sua lunga carriera, e disegnando ispirazioni tratte da generi come il rock n’ roll, jazz, musica classica e folk, questo disco così eclettico di STING è la quintessenza del pop-rock come si sente nel brano “Rushing Water” e nella traccia indie-pop “If It’s Love”, nella ballata elettronica “Loving You” e nella romantica “For Her Love” che evoca nella memoria dell’artista il periodo di “Fields of Gold”.
In “The Book of Numbers,” “Harmony Road” e “The Bells of St. Thomas” si può sentire con maggiore presenza la lunga collaborazione con il chitarrista Dominic Miller.
Scritto e registrato durante l’ultimo anno in lockdown, al disco hanno collaborato Dominic Miller (chitarra), Josh Freese (batteria), Branford Marsalis (sassofono), Manu Katché (percussioni), Martin Kierszenbaum (piano), Fred Renaudin (sintetizzatori) e Melissa Musique, Gene Noble, Jo Lawry e Laila Biali (cori).
Le influenze in “THE BRIDGE” sono varie: dalle ballads folk di Cecil Sharp “‘Collection of English Folk Songs’, fino a J. Robert Oppenheimer, dalla storia romana di Northumbria a Saint Thomas.
Tutte le canzoni di “THE BRIDGE” sono prodotte da STING e Martin Kierszenbaum, tranne “Loving you” a cui ha lavorato anche Maya Jane Coles.
L’album è stato mixato da Robert Orton, curato da Donal Hodgson e Tony Lake e masterizzato da Gene Grimaldi all’Oasis Mastering.
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