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Un’Aula Magna del campus di Fisciano gremita, stamattina, ha ospitato la Lectio Magistralis del Primo Presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio. La Lectio dal titolo “Il Diritto penale fra corti nazionali ed europee” è stata introdotta dai saluti istituzionali del Rettore Aurelio Tommasetti.
“Siamo felici ed onorati di potere avere oggi qui un uomo di grande spessore intellettuale e umano come il Presidente Canzio – ha esordito il Rettore – L’Università, nello svolgimento della sua mission che è quella di fare didattica e ricerca di qualità in una prospettiva di apertura e servizio al territorio, ritrova oggi nella autorevole figura del Presidente Canzio un momento di altissimo arricchimento culturale. Al tempo stesso la presenza di Canzio, come espressione di un uomo al servizio delle istituzioni giudiziarie e della cultura della legalità nel nostro Paese, costituisce un importante esempio di vita e di dedizione offerto alle coscienze e alle sensibilità dei nostri giovani studenti in formazione”.
Il prof. Sergio Perongini, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche Unisa, ha evidenziato: “Il Dipartimento di Scienze Giuridiche ha avviato una serie di iniziative, come quella di oggi, nate con l’obiettivo di coinvolgere personalità ed esperienze dal mondo della magistratura che possano rappresentare una grande occasione di formazione per gli studenti”.
La Lectio è stata anticipata dall’intervento di Matteo Casale,
Capo di Gabinetto del Rettore e già Presidente della Corte di Appello di Salerno, per una presentazione dell’opera curata dalla prof. Angela Di Stasi dal titolo “CEDU e ordinamento italiano. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e l’impatto nell’ordinamento interno”.
“Quando sono con gli studenti sono felicissimo – ha dichiarato il Presidente Canzio. La mia generazione non ha potuto beneficiare di queste strutture. Ho studiato a Napoli ed allora non immaginavamo neppure che Salerno sarebbe diventata tutto questo. Un campus dove i saperi sono in stretto contatto, affinchè si contaminino, alimentandosi reciprocamente”.
Dopo la Lectio magistralis, l’incontro si è concluso con la consegna da parte del Rettore Tommasetti del sigillo di Ateneo al Presidente Giovanni Canzio.